Modena Sud borghi e colline

Tralasciando per un momento il capoluogo di provincia, solo ed esclusivamente per motivi geografici, saliamo verso l’appennino, dove si incontrano meravigliose cittadine e borghi a ridosso delle colline.
Partendo dalle località che seguono la valle del Panaro salendo fino alle sorgenti del Leo e dello Scoltenna hanno tutti un denominatore in comune: il buon cibo.
Non vorrei dimenticarmi qualcosa, ma la ciliegia moretta, l’aceto balsamico, il nocino, i borlenghi, i ciacci, le crescentine, lo gnocco fritto, il luppolo, il grasparossa, marroni e castagne oltre a tantissimi dolci sono specialità tipiche di zona.
Nebbia, umidità e rilievi hanno dato vita e corpo ad alcuni prodotti mentre altri hanno avuto bisogno di salire di quota fino alla catena appenninica.
Appena si sale dalla pianura una moltitudine di coltivazioni variegate colorano i pendii delle colline, il cui apice lo si ha in autunno quando le foglie degli alberi sfoggiano tutta la tavolozza dei colori presenti in natura.
Torri, castelli e rocche occupano rilievi e punti panoramici, a memoria di un lontano passato, nel quale tali opere erano essenziali per difendersi da invasori o per ostentare la propria importanza.
Come dimenticare poi che questo lembo di terra è denominato “terra di motori”? Maranello è uno dei paesi più conosciuti nel globo per la celeberrima Ferrari, ma non bisogna dimenticare che anche la Maserati è nata a Modena e che Pagani ha scelto di costruire le sue auto a San Cesario.
In principio ho scritto che tralasciavo Modena, ma solo perché il mio “dito” è puntato a sud, ma il suo centro storico Patrimonio mondiale Unesco con il proprio Duomo e la Ghirlandina merita almeno una meritatissima menzione.